Le prime stampanti a getto d’inchiostro per uso domestico iniziarono a circolare verso la fine degli anni ’70, quando iniziò la vendita di cartucce monouso. Più tardi, verso i primi anni ’80, furono resi disponibili dei kit per la ricarica delle cartucce di inchiostro che permettevano di utilizzarle più volte prima di doverle sostituire.
Questi kit erano solitamente venduti ai consumatori che volevano risparmiare denaro sui costi di stampa, o ai produttori di stampanti che volevano evitare la concorrenza delle cartucce di inchiostro ricaricate. Con il passare del tempo furono commercializzati anche kit per la ricarica di cartucce di toner , ovvero quelli per stampanti laser. Oggi, le cartucce ricaricabili sono disponibili per una varietà di stampanti a getto d’inchiostro e laser, e sono diventate una scelta popolare per chi desidera risparmiare denaro sui costi di stampa.
Indice
Cosa sono le cartucce ricaricabili?
Le cartucce ricaricabili sono dei contenitori di inchiostro o toner che possono essere utilizzati più volte in una stampante, dopo essere stati ricaricati con nuovo inchiostro o toner. Sono un’opzione conveniente per chi utilizza frequentemente la stampante, poiché permettono di risparmiare denaro rispetto all’acquisto di cartucce nuove ogni volta che si esauriscono. Le cartucce ricaricabili possono essere acquistate già ricaricate o possono essere ricaricate dall’utente utilizzando un kit apposito.
Non sono da confondere con quelle rigenerate che, invece, sono cartucce di seconda mano rimesse a nuovo a fronte di un apposito procedimento di pulizia e riempimento. Possono essere utilizzate con una varietà di stampanti, sia professionali che domestiche ma richiedono una serie di accortezze come l’individuazione di prodotti e rivenditori affidabili e, soprattutto, la verifica di compatibilità con il proprio dispositivo.
Come vengono ricaricate?
Ci sono diversi modi per ricaricare le cartucce ricaricabili, a seconda del tipo di cartuccia e del kit di ricarica che si utilizza. Generalmente sono accompagnate da istruzioni specifiche assieme ad un kit di ricarica ed un toner o un contenitore di inchiostro. In alcuni kit si procede rimuovendo il tappo dalla cartuccia mentre in altri è necessario praticare un foro per l’inserimento del toner o dell’inchiostro.
Dopo l’inserimento della ricarica sarà necessario sigillare il foro di riempimento, pulire accuratamente tutta la superficie della cartuccia e fare un test di stampa. Se la cartuccia è stata ricaricata in modo corretto questa funzionerà senza problemi o intoppi. Ovviamente si tratta di un lavoro certosino, da svolgere in presenza di protezioni per mani e superfici e, soprattutto, dotati di strumentazione apposita.
Vantaggi e svantaggi delle cartucce ricaricabili
Le cartucce ricaricabili sono una scelta conveniente per chi utilizza frequentemente la stampante, poiché permettono di risparmiare denaro rispetto all’acquisto di cartucce nuove ogni volta che si esauriscono. Sono anche un’opzione a risparmio ambientale dal momento che possono essere utilizzate più di una volta anziché finire nell’indifferenziato.
Tuttavia, ci sono anche alcuni svantaggi da considerare tra cui, per esempio, la manutenzione. Difatti le cartucce ricaricabili richiedono molte attenzioni in fase di ricarica, il che potrebbe costituire uno svantaggio per chi non si sente pratico con questo genere di operazioni. Difatti un riempimento maldestro potrebbe causare il malfunzionamento della stampante, il che significa che in molti casi converrebbe far ricorso direttamente alle cartucce rigenerate.
Quanto costano in media?
Il costo delle cartucce ricaricabili dipende da diversi fattori, come il tipo di stampante, il tipo di cartuccia e il kit di ricarica che si utilizza. In generale, le cartucce ricaricabili tendono a costare meno delle cartucce nuove, ma il risparmio esatto dipende dalle specifiche circostanze.
Ad esempio, le cartucce ricaricabili per stampanti a getto d’inchiostro potrebbero costare da qualche decina a diverse centinaia di euro. Inoltre le cartucce ricaricabili per stampanti laser potrebbero costare ancora di più, a seconda del modello di stampante e del tipo di toner che si utilizza.
È importante notare che, anche se le cartucce ricaricabili possono essere un’opzione conveniente per chi utilizza frequentemente la stampante, il costo totale dipenderà anche dalla frequenza con cui si utilizza la stampante e dalla quantità di inchiostro o toner che si consuma. In conclusione, quindi, è sempre consigliabile fare una valutazione accurata delle proprie esigenze di stampa prima di decidere se le cartucce ricaricabili costituiscano un’opzione vantaggiosa o meno rispetto alle proprie necessità.