In Italia, i casi di infezione contratta all’interno di un ospedale sono in aumento. Secondo recenti stime, queste infezioni rappresentano il 4% del totale delle infezioni ospedaliere e colpiscono circa 60.000 pazienti l’anno. Le principali cause di queste infezioni sono la mancanza di igiene e le cattive condizioni igienico-sanitarie all’interno degli ospedali.
Se sospetti di essere stato contagiato da una infezione contratta all’interno di un ospedale, è importante agire immediatamente e tempestivamente per evitare che si diffonda ulteriormente. Ecco alcuni consigli su cosa fare:
- chiedere al medico di visita se è necessario effettuare dei test per diagnosticare la infezione;
- lavarsi sempre bene le mani con acqua e sapone, per evitare che l’infezione si diffonda;
- usare disinfettanti per le mani quando non è possibile lavarsi le mani con acqua e sapone, sempre per evitare la diffusione dell’infezione.
Un altro aspetto da non sottovalutare, nel caso in cui si contragga una infezione all’interno di un ospedale, è capire se è il caso di richiedere dei risarcimenti per malasanità: gli ospedali dovrebbero essere luoghi in cui si viene curati dai medici e non luoghi in cui può essere possibile contrarre una infezione. Per questo motivo, può essere utile contattare un avvocato e capire, con il suo supporto, se vi è la possibilità di essere risarciti in qualche modo.
Indice
Che tipo di infezioni si contraggono all’interno di un ospedale
In ospedale, esistono diversi tipi di infezioni, che possono colpire i pazienti, ma anche il personale medico (e non solo). Esistono diversi tipi di infezioni che si possono contrarre all’interno degli ospedali. Alcune sono più comuni di altre, ma tutte sono potenzialmente pericolose. Tra le più comuni abbiamo:
- la infezione da Staphylococcus aureus (MRSA);
- la infezione da Pseudomonas aeruginosa;
- la infezione da Enterococcus faecalis;
- la infezione da Klebsiella pneumoniae;
- la infezione da Escherichia coli;
- le infezioni virali, come il virus dell’influenza;
- le infezioni fungine;
- le infezioni parassitarie.
I sintomi di un’infezione contratta all’interno di un ospedale
I sintomi di un’infezione contratta in ospedale sono simili a quelli delle infezioni contratte in qualunque altro luogo e dipendono dal tipo di infezione contratta.
I sintomi più comuni sono la febbre, i brividi, il mal di testa e i dolori muscolari; in alcuni casi si può presentare anche un rash cutaneo.
Come trattare una infezione contratta all’interno di un ospedale
Le infezioni contratte in ospedale possono essere più difficili da trattare e possono peggiorare se non vengono curate adeguatamente: ecco perché, per trattare un’infezione contratta in ospedale, è importante agire tempestivamente.
Innanzitutto, bisogna rivolgersi al medico di fiducia perché possa prescrivere la terapia più appropriata. In secondo luogo, è necessario seguire scrupolosamente le indicazioni del medico e tutte le istruzioni fornite dal personale ospedaliero. Infine, una volta che la infezione è stata trattata, è consigliabile adottare delle misure preventive per evitare di contrarre nuovamente l’infezione.
Le tattiche di prevenzione per evitare di contrarre una infezione all’interno di un ospedale
Esistono diverse tattiche di prevenzione per evitare di contrarre una infezione all’interno di un ospedale.
Innanzitutto, bisogna fare attenzione a non entrare in contatto con persone che già presentano delle infezioni. In secondo luogo, è importante lavarsi spesso le mani e usare un disinfettante per le mani quando si è all’interno dell’ospedale. In terzo luogo, è importante coprire la bocca quando si tossisce o si starnutisce. Infine, è essenziale cercare di non toccarsi il viso, gli occhi, il naso e la bocca con le mani sporche.
Le precauzioni speciali per chi manipola gli alimenti e per i visitatori di un ospedale
Anche chi manipola gli alimenti che vengono serviti all’interno di un ospedale e i visitatori devono prestare particolare attenzione.
I manipolatori di alimenti devono seguire rigorosamente le norme igieniche, lavarsi accuratamente le mani e indossare una mascherina durante le fasi di preparazione del cibo. Lo stesso vale anche per i visitatori, che devono evitare di entrare in contatto con i pazienti infetti e lavarsi sempre ed accuratamente le mani.