SMS, email o chat istantanee: quale tecnologia è più green?

Oggi, le aziende e i cittadini hanno un’attenzione sempre maggiore nei confronti dell’impatto ambientale. Ciò che, però, la stragrande maggioranza di enti, individui e imprese sottovaluta è quanto, di fatto, anche la comunicazione a distanza possa, per certi versi, inquinare. Insomma, noi tutti crediamo che le uniche cose con le quali possiamo intervenire sull’impatto ambientale siano le emissioni, quelle dei mezzi di trasporto, ad esempio, ed il consumo di risorse, fonti di energia naturali e lo smaltimento dei rifiuti. Diciamo che, già intervenendo su di essi, compiremmo un piccolo miracolo per la natura, martoriata da anni di uso inconsapevole della materia.

Ciò nonostante, essere consapevoli che anche i messaggi che inviamo producano inquinamento e abbiano un impatto sull’ambiente può cambiare le sorti di una branca fondamentale del marketing. Del resto, oggi non possiamo fare a meno dei device elettronici e dei sistemi di messaggistica istantanei e le aziende hanno fatto di questo nostro bisogno una fonte pubblicitaria non indifferente.

Ne sono un esempio i messaggi privati che ci arrivano ai fini promozionali e le svariate email di advertising che, spesso, intasano la nostra casella di posta elettronica. Ebbene, tutto ciò ha una significativa impronta ecologica, principalmente causata dagli enormi flussi di dati che i server devono processare, mettendoci, ancora una volta, di fronte ad uno sregolato consumo di risorse, ma cosa si può fare per intervenire su tutto questo? Innanzitutto, possiamo scoprire da cosa proviene il cosiddetto inquinamento digitale e come abbatterlo. Scopriamo, di seguito, un po’ di nozioni utili al riguardo.

Tutto ciò che c’è da sapere sull’inquinamento digitale

Prima di entrare nel merito con le varie definizioni relative all’inquinamento digitale, è bene chiarire che, ogni mezzo di comunicazione, abbia un’impronta carbonica differente. Esse oscillano dagli 0.014 grammi di CO2 degli SMS ai ben 4 grammi di una email, in grado di diventare 50 in presenza di un allegato. Appare chiaro, partendo da questa premessa, che un’impresa che punta sui messaggi come forma di advertising, quindi, dovrebbe puntare sulla prima opzione. Infatti, le attività di SMS Marketing sono un’ottima soluzione non solo per il tasso di penetrazione, di poco inferiore al 99%, ma anche perché contribuiscono a dare una svolta green alle imprese che investono in questo canale di marketing.

Comunque sia, è evidente, alla luce di questi dati, quanto sia importante per un’azienda, ma anche per un privato cittadino, limitare i messaggi al necessario e, soprattutto, scegliere canali di comunicazione dall’accezione green. SMS ed email non vanno sottovalutate, specie da quelle company particolarmente attente all’ambiente e al consumo di emissioni. Fortunatamente, tra l’altro, oggi esistono piattaforme ideali per l’SMS Marketing con le quali poter notevolmente abbattere i consumi di emissioni, grazie a strategie di gran lunga più mirate.

Perché i sistemi di messaggistica esercitano un impatto sull’ambiente?

I più avvezzi al mondo dell’alta tecnologia avranno già intuito che la ragione dietro le differenze in termini di emissioni tra i vari sistemi di messaggistica si collega direttamente alle tecnologie da essi utilizzati. Per gestire la posta elettronica, infatti, si utilizzano infrastrutture particolarmente imponenti, mentre per la ricezione e l’invio sono necessari dispositivi decisamente energivori, data la quantità di dati generata. Gli SMS, invece, sfruttano principalmente infrastrutture telefoniche ad impatto ambientale molto minore.

Inoltre, essi sono inviabili e ricevibili da qualsiasi cellulare. Per quanto riguarda la messaggistica istantanea, invece, possiamo ricollegare il discorso al consumo di emissioni particolarmente considerevole di Internet per poter comprendere che, di fatto, l’unico modo per effettuare un marketing di messaggistica ad impronta di carbonio ridotta sia servendosi degli SMS, con una buona indagine di mercato alle spalle.