Parlare di investimenti finanziari dopo il 2022, crea qualche grattacapo a più di un investitore in qualsiasi parte del mondo. D’altro canto, quanto accaduto nel nefasto 2022 ha colpito la quasi totalità dei risparmiatori, complice un’annata estremamente negativa, la peggiore, finanziariamente parlando, degli ultimi 52 anni.
Era dal 1970, infatti, che non si vedevano i principali asset finanziari scendere, contestualmente, in modo così vigoroso. Ed oggi, come allora, un fattore ha scatenato il forte storno: l’inflazione. Seppur prevista in arrivo, essa si è palesata con una potenza deflagrante difficilmente immaginabile, complice anche il conflitto esploso in territorio ucraino.
Mercati finanziari: un 2022 da incubo
Esso, infatti, ha fatto da detonatore all’inflazione, causando, in primis, un aumento smisurato del costo di energia e gas, che si è trasferito, poi, su qualsiasi tipologia di bene. Per arginare un fenomeno col quale dovremo convivere per svariati anni, anche se l’aumento dell’inflazione sarà giocoforza inferiore rispetto a quanto avvenuto nel 2022, le Banche Centrali, Federal Reserve in particolar modo, hanno aumentato significativamente i tassi d’interesse.
Una mossa volta ad arginare l’aumento impetuoso dei prezzi, che ha provocato, contestualmente, un drastico storno dei mercati azionari ed obbligazionari, bruciando miliardi di soldi accumulati dai risparmiatori, che negli anni pregressi, grazie a tassi di interesse estremamente bassi ed accomodanti, erano riusciti ad ottenere dei buoni guadagni.
Quanto accaduto negli ultimi ventiquattro mesi, tuttavia, sta riportando il mondo finanziario ad un’epoca che negli ultimi quindici anni, complici le politiche accomodanti delle banche centrali post crisi finanziaria del 2008, sembrava ormai tramontata: quella dei tassi positivi. Una normalità, sottolinea ora qualche analista finanziario, che sembrava essersi smarrita nella valle dei templi.
Un nuovo corso che deve essere accompagnato da una maggiore consapevolezza delle proprie scelte finanziarie, attuabili grazie anche all’aiuto delle tecnologia. E’ fuor di dubbio come negli ultimi due lustri sia cresciuto, esponenzialmente, il numero di soggetti che hanno sfruttato internet per investire nel mondo finanziario. Una tipologia di operatività che prende il nome di trading online, divenuto ormai comune alla maggior parte dei risparmiatori.
Sfruttare la tecnologia legata all’intelligenza artificiale per attenuare la volatilità dei mercati
Ad esso si è fatto ricorso, in primis, per i costi decisamente più bassi rispetto al canale dello sportello bancario, dove la commissione applicata per le operazioni di compravendita sono decisamente più elevate rispetto al trading online, stimata attorno ad un 50% in più. Il trading online, inoltre, consente al risparmiatore di poter effettuare operazioni in real time, alle condizioni ritenute più congeniali per lo svolgimento delle stesse.
Come si è visto nel corso dell’ultimo anno, tuttavia, il trading “fai da te” o anche il celeberrimo “copy trading”, non sono sempre risultati vincenti. D’altronde, un essere umano non è dotato di una sfera di cristallo che sia in grado di comprendere, appieno, quali siano gli andamenti futuri dei mercati, anche perché non è in grado di analizzare migliaia di dati in modo simultaneo al fine di individuare la migliore strategia da adottare in un’epoca, come quella che viviamo da un anno a questa parte, di forte volatilità dei mercati.
Questa funzione, tuttavia, la possono compiere i software finanziari legati all’intelligenza artificiale come Alfa Advisor di Trading Millimetrico, che hanno mostrato una resilienza inaspettata lo scorso anno, riuscendo ad attenuare la forte volatilità presente nei mercati. Affidarsi ad un Expert Advisor consente, ad esempio, di eliminare totalmente un fattore come l’emotività, non sempre foriera di buoni risultati per il risparmiatore.
Quest’ultimo, infatti, non deve compiere alcuna scelta: in base al proprio profilo di rischio, scelto all’atto dell’installazione del software, le operazioni saranno eseguite dal bot collegato all’intelligenza artificiale. Per quanto ovvio, la ricerca di un rendimento maggiore implica un approccio più aggressivo. Ma oggi, in tempi di tassi ufficiali positivi, è possibile ottenere rendimento anche con un profilo conservativo, assumendo rischi bassi o moderati, ancor più semplici da cogliere se ci si affida all’intelligenza artificiale.